Smartphone sicuro (Italian Edition) by Gianluigi Bonanomi & Domenico Martini

Smartphone sicuro (Italian Edition) by Gianluigi Bonanomi & Domenico Martini

autore:Gianluigi Bonanomi & Domenico Martini [Bonanomi, Gianluigi]
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9788867052691
editore: Ledizioni
pubblicato: 2014-12-10T08:00:00+00:00


Come è possibile proteggersi: basta un normale antivirus mobile?

Ovviamente la casa farmaceutica che ti vende il medicinale contro la malattia X, vuole che tu lo acquisti per debellare la malattia X. Tra le attività di ricerca del gruppo in cui lavoro al Politecnico di Milano c’è proprio questo: l’analisi degli antivirus per capirne la bontà, l’efficacia e l’efficienza energetica. Quest’ultimo punto mi permette di aprire una piccola parentesi: se la batteria ti dura mezz’ora al giorno in meno a causa di un antivirus, tu lo installi? Forse no.

La batteria è diventata la risorsa più preziosa per chi lavora con un cellulare, e finora non era mai stata un limite, o un costo, per le misure di sicurezza. Infatti se fino a ieri avevi paura che il tuo computer venisse infettato da un virus, ci avresti semplicemente installato un antivirus e stop. Invece le misure di sicurezza per dispositivi mobili si trovano tra i piedi anche questo requisito. E non è il solo. Prima ho parlato dell’isolamento delle applicazioni, del fatto che le app non possono “interferire” l’una con l’altra a causa del modello di sicurezza di Android. Ecco: qual è l’applicazione che per eccellenza deve interferire con tutte le altre? L’antivirus, ovviamente: deve passare una a una le applicazioni installate, ispezionarne il codice, monitorarne l’attività e così via, per controllare che non si tratti di un malware. Questo per gli antivirus Android, e in generale per quelli su piattaforme con analogo modello di sicurezza, è un aspetto molto limitante. A meno che l›utente non abbia deciso di «rootare» il proprio cellulare (come si dice in «inglesiano»), dando all›antivirus accesso illimitato, quest›ultimo potrà esaminare solo le applicazioni durante la loro installazione, o al massimo effettuare una scansione della schedina SD. Nota che, paradossalmente, avere un dispositivo «rootato» per permettere ad un antivirus accesso illimitato, costituisce un rischio ancora maggiore, perché un eventuale malware potrebbe disabilitare l›antivirus stesso.

Comunque, tornando alla bontà, se si rimane tra i soliti noti, non me la sento di dire che funzionano male: sono in grado di rilevare la maggior parte del malware esistente. È vero anche che dagli ultimi test che abbiamo effettuato su un campione di malware ben noto e datato, nessuno degli antivirus era in grado di rilevarne più del 99%. Sembra molto, ma considerato che si trattava di un campione datato, uno si chiede perché i produttori ci stiano mettendo così tanto ad aggiornare le applicazioni antivirus per arrivare al 100%.



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